Come funziona la Dieta Atkins? Le 4 fasi, benefici e pasti esempio

La Dieta Atkins è un programma alimentare che basa il supporto energetico sulle proteine e sui grassi a discapito di carboidrati e zuccheri. Il suo ideatore, Robert C. Atkins, ha studiato questa dieta per contrastare il diabete mellito ma, oltre alla cura di questa malattia metabolica, si ha anche un importante calo di peso corporeo, proprio per questo la Dieta Atkins è divenuta popolare sia in Europa che in Italia, dopo essersi diffusa in America.

Vediamo di capire bene il funzionamento e quali sono i principi fondamentali.

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Dieta Atkins – come funziona

Abbiamo detto che la Dieta Atkins prevede l’assunzione di proteine e grassi a discapito di zuccheri e carboidrati che vengono del tutto eliminati dalla dieta. Questo fa sì che il senso di sazietà aumenti ed allo stesso tempo aumenta anche il consumo energetico quotidiano in virtù dell’aumento della produzione di ormoni ananbolici che aumentano il metabolismo basale.

La Dieta Atkins è strutturata in quattro fasi:

  • prima fase – introduzione
  • seconda fase – continuazione
  • terza fase – pre mantenimento
  • quarta fase – mantenimento

La Dieta Atkins permette il consumo di carne, pesce, uova, formaggi, the o caffè senza zucchero, tisane, brodo e acqua. Quello che non è consentito sono gli alcolici, cereali, legumi, frutta, latte, yogurt, dolci e zucchero.

Appare evidente che, seguendo la Dieta Atkins, vi sia uno squilibrio e una carenza di fibre e vitamine, proprio per questo è consigliabile l’uso di integratori, almeno per il primo periodo, che possano apportare il quantitativo minimo di sostanza per il sostentamento delle funzioni vitali. E’ tuttavia innegabile che questo piano alimentare porti alla perdita considerevole ed immediata di peso.

Analizziamo nel dettaglio le fasi e capiamo bene il funzionamento.

dimagrire con la dieta atkins

Le 3 fasi della dieta Atkins

La prima fase, quella iniziale, è la più difficile, l’alimentazione viene completamente rivoluzionata e l’impatto è certamente forte. Vengono ridotti i carboidrati a 20 gr al giorno, mentre sono del tutto vietati dolci, zucchero o prodotti da forno. In sostituzione di tutto ciò vi è un considerevole consumo di proteine e grassi. Questa fase dura due settimane.

Ad esempio per colazione sarà consentito mangiare caffè o the senza zucchero, uova strapazzate, formaggio o verdure

  • 2 uova strapazzate con pancetta
  • 2 uova sode con pomodori
  • prosciutto crudo e stracchino

Il pranzo invece sarà composto da un piatto unico che prevede carne o formaggio, accompagnato da un contorno di verdure

  • petto di pollo arrosto con insalata verde
  • manzo ai ferri con verdure cotte
  • formaggio con cavolfiore

La cena sarà dedicata al consumo di pesce e formaggi, accompagnati da un contorno di verdure

  • pesce cotto al forno o alla griglia (salmone, orata…) con contorno di zucchine o altre verdure di stagione
  • mozzarella o ricotta di bufala con verdure (ravanelli, asparagi, broccoli)

Seconda fase – continuazione

In questa seconda fase si cercherà dapprima di raggiungere il “dimagrimento 0” aggiungendo poco alla volta carboidrati nella misura di 25 gr da subito e 5 gr al giorno nei successivi. Si cerca cioè di arrivare ad un bilanciamento per il quale non si dimagrisce più.

Arrivati a questa soglia, si inizierà a diminuire l’apporto dei glucidi di 5 gr al giorno, fino ad arrivare ad un dimagrimento che può oscillare tra 400 gr – 1,4 kg a settimana.

Il menù settimanale, rispetto alla prima fase, sarà modificato unicamente dall’aggiunta di frutta secca e dall’aumento della quantità di verdure.

Terza fase – pre mantenimento

Come si intuisce dal titolo, questa fase prepara al mantenimento del peso. Si cerca cioè di raggiungere un dimagrimento più limitato, ovvero della misura di mezzo chilo a settimana. Lo si fa seguendo lo stesso meccanismo della fase precedente, auto-regolando la crescita ponderale aumentando di 10 gr la quantità di carboidrati giornaliera.

In questa fase è possibile introdurre frutta zuccherina, come pere, ciliege o arance, oltre che lo yogurt.

Quarta fase – mantenimento

La fase di mantenimento è quella nella quale si raggiunge il dimagrimento 0 e nel contempo non si aumenta di peso. Per raggiungere questo equilibrio possono essere aggiunti carboidrati come pane e pasta badando che il totale assunto nell’arco della giornata non superi i 90 gr (sia per quanto riguarda i carboidrati semplici che complessi).

Una volta raggiunto l’equilibrio, si dovrà continuare nello stessa maniera per sempre.

La dieta Atkins ha dunque una durata illimitata, è, più che altro, uno stile alimentare che, una volta adottato, non lo si cambia più.

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Pro e contro della Dieta Atkins

La Dieta Atkins è stata a lungo al centro di dibattiti e discussioni, i fautori ne esaltano le qualità mentre chi è contrario non perde occasione per condannarla, Vediamo meglio quindi quali sono i pro e quali i contro, così che si possa decidere, in base alle proprie esigenze e condizioni fisiche, se seguirla o meno.

Pro

  • Facile da seguire, non ci sono calcoli di calorie ma c’è solo la distinzione tra ciò che è consentito e ciò che non lo è.
  • La perdita di peso è veloce e, al contrario di molte diete, non si avverte il senso di fame.
  • I livelli di zucchero nel sangue sono stabilizzati, pertanto si è pieni di energia e non appesantiti.
  • Si ha un maggiore senso di sazietà.
  • Pressione sanguigna sotto controllo.

Contro

  • Possibili carenze di calcio.
  • Predisposizione all’insorgere di malattie cardiache
  • Squilibrio tra le sostanze nutrizionali che portano all’uso integratori alimentari.
  • Possibile presenza di stitichezza dovuta alla carenza di fibre.

 

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