Intorno ai 65 anni, soprattutto nelle donne, compare una patologie, asintomatica nello stato normale, per la quale si formano dei diverticoli nell’intestino. I diverticoli sono delle piccole sacche che vanno a formarsi sul colon nella parte sinistra.
Abbiamo detto che è una patologia asintomatica nel momento in cui non vive uno stato infiammatorio. Quindi plausibilmente potrebbe accadere di non avvertire mai fastidi pur avendo la patologia in corso.
Quando vi è uno stato infiammatorio invece, possono comparire episodi di stipsi o diarrea, crampi, dolori addominali, nausea. Affinché lo stato latente della malattia non sfoci nei sintomi che abbiamo appena accennato è occorre intervenire con l’alimentazione, seguendo attentamente un piano alimentare ricco di fibre che permette una buona salute intestinale.
Ci sono difatti alcuni cibi che dovrebbero essere evitati poiché peggiorano la condizione interna all’intestino, mentre altri dovrebbero essere assunti proprio per favorire il transito intestinale evitando così di stressare l’apparato.
Seguendo quindi una buona dieta per diverticoli, ma anche solo conoscendo gli alimenti giusti da mangiare e quelli da evitare, si può certamente tenere a bada questa patologie a scongiurare i fastidi.
Contents
Diverticolosi e diverticolite, quali le differenze?
Si parla spesso, abbinato ai diverticoli, di diverticolosi e diverticolite, vediamo qual è la differenza.
Diverticolosi
E’ la fase asintomatica della patologia. Vi è la formazione dei diverticoli, delle sacche, a livello del colon nella zona sinistra chiamata sigma, che tuttavia non provocano dolori o alterazioni. Possono quindi essere individuati unicamente tramite colonscopia. Una volta scoperti però è opportuno seguire le indicazioni riguardo alla dieta, così da prevenire stati sintomatici.
Diverticolite
E’ questa la fase infiammatoria della malattia quando si manifestano i sintomi. Tra essi riconosciamo:
- la stipsi
- la diarrea
- la flautlenza
- meteorismo
- dolori e crampi addominali
- vomito
Raramente possono verificarsi episodi di febbre alta o emorragie. Ad aggiungersi a questi sintomi, se la patologia non è curata, può sfociare in complicanze come infezioni, perforazioni intestinali o peritoniti.
Cause dei diverticoli
Ci sono alcuni fattori in presenza dei quali la comparsa di diverticoli è maggiore. Questi sono in primo luogo i sovrappeso e l’obesità, il fumo e l’abuso di alcol. Ovviamente la sfera alimentare ha un grosso peso, soprattutto se povera di fibre, per questo occorre seguire una dieta per diverticoli.
Cosa mangiare nella dieta per diverticoli:
L’alimentazione in presenza di diverticoli cambia in base alla presenza o meno di sintomi.
Nel caso di diverticolosi, quindi in assenza di sintomi, è sufficiente aumentare l’apporto di fibre e comunque facilmente digeribile.
Si possono mangiare:
- cereali integrali
- carote
- bietole
- zucca
- zucchine
- frutta come mele, pere, melone, pesche
- carne bianca
- pesce magro
I cibi da evitare invece sono:
- verdure come carciofi o finocchi
- pomodori
- formaggi grassi
- peperoncino e più in generale spezie piccanti
- salumi e insaccati
- frutta come ribes, more, fragole, uva, kiwi, fichi
E’ da evitare anche il consumo di semi, come ad esempio i semi di chia, di sesamo o di girasole.
Nel caso più gravi di diverticolite invece, la dieta deve essere seguita da specialisti, spesso sono indicazioni ospedaliere. Solitamente si inizia con una dieta prenatale e solo più avanti una dieta semiliquida, evitando del tutto le fibre.
Diverticolosi – Gli alimenti che aiutano
In presenza di diverticoli è opportuno seguire un’alimentazione semplice eliminando le pietanze grasse ed elaborate. Ci sono inoltre alcuni cibi che possono essere d’aiuto riducendo la sintomatologia, vediamoli.
Acqua
Per prima cosa, è buona abitudine, in presenza di diverticoli, bere molta acqua. Questo permette alle feci di essere più morbide e transitare nell’intestino senza creare irritazioni.
Cereali integrali
Anche i cereali integrali agiscono sul fronte della motilità intestinale. Tra tutti sono da preferire il frumento duro, la segale e l’avena. La segale nello specifico ha 14 gr di fibre ogni 100 gr di prodotto.
Verdure lesse
Tra i cibi ricchi di fibra, che devono essere consumati da chi soffre di diverticoli ci sono le verdure lesse, anche in questo caso si aiuta la motilità intestinale. Tra quelle da preferire c’è la cicoria con 4 gr di fibre ogni 100 gr di prodotto.
Legumi secchi
Anche i legumi sono indicati in caso di diverticoli, soprattutto se secchi, sempre perché ricchi di fibre. Quelli maggiormente consigliati sono le fave secche ed i fagioli tipo cannellino. Unica accortezza da avere è quella di inserire i legumi nella dieta gradualmente, soprattutto se non di è abituati a mangiarli.
Frutta fresca
La frutta, soprattutto quella fresca, non dovrebbe mai mancare all’interno di qualunque piano alimentare, ancor di più in presenza di diverticoli. La frutta però deve essere scelta, non tutta è adatta in questi casi, meglio evitare infatti la frutta ricca di semi come ad esempio i kiwi o fragole che potrebbero irritare o graffiare le pareti intestinali.
Attenzione
Spesso si è portati a pensare che per mantenere regolare l’attività intestinale sia meglio fare un uso regolare di probiotici. In realtà, in caso di diverticoli, è bene non fare uso eccessivo di derivati dal latte fermentati che potrebbero addirittura peggiorare la situazione.