Si sente spesso parlare delle proprietà benefiche dell’escina e non è raro trovarla tra gli ingredienti principali di prodotti cosmetici anticellulite, drenanti o tonificanti. Per questo motivo è bene conoscere meglio questa sostanza, capire cosa è, quali sono le effettive proprietà benefiche che ha sulla persona ed infine quali sono i suoi utilizzi.
Oggi ci occuperemo proprio di questo, spiegando bene ed in maniera chiara tutto ciò che è importante sapere sull’escina.
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Cosa è l’ Escina?
L’escina è una miscela di saponine grezze, una sostanza vegetale, estratta dall’ippocastano. E’ presente principalmente nella corteccia (1%) nelle foglie (0,2%) ma la maggior quantità si estrae dai semi dell’ippocastano (ben il 13%), che erroneamente vengono chiamati frutti perché esteticamente simili al marrone delle castagne, ma che sono a tutti gli effetti semi.
Scientificamente l’escina può essere definita un composto di glicosidi terpenici di origine vegetale, riconducibile all’escigenina, e pertanto è un triterpene pentaciclico. Parlando in maniera più specifica, è considerata una molecola responsabile di fattori protettivi dei vasi e prende il nome di ß-escina.
Escina proprietà:
L’escina è impiegata con successo in molte preparazioni grazie alle sue proprietà medicinali capaci di compiere quattro azioni differenti:
- azione antinfiammatoria
- azione vasoprotettrice
- azione vasocostrittrice
- azione coagulante del sangue
Tutte queste azioni benefiche riconducono alla capacità dell’escina di aumentare la resistenza, ed al contempo di diminuire la permeabilità, dei capillari, in questo caso si parla di azione anti-edema.
Inoltre l’escina ha la capacità di promuovere la circolazione sanguigna, andando a creare giovamento nei casi di gonfiore, pesantezza o ristagno dei liquidi linfatici.
L’escina ha difatti una spiccata capacità di drenare i liquidi in eccesso, a favore di una corretta circolazione che nel complesso si rispecchia nel benessere generale dell’organismo.
In virtù di queste sue caratteristiche, l’escina viene impiegata con successo nel trattamento di vari tipi di edemi, in caso di vene varicose o in presenza di emorroidi, ematomi o contusioni e di fragilità capillare.
Ma più in generale, assumere prodotti a base di escina può essere un supporto nei casi in cui vi siano situazioni di gonfiore o pesantezza agli arti inferiori. Questo proprio perché l’escina è capace di aumentare la tonicità delle pareti dei vasi sanguigni e promuovere la contrattilità delle vene. La conseguenza di ciò è una riduzione del ristagno di sangue negli arti inferiori in maniera tale che sia facilitato il ritorno del sangue al cuore.
L’escina ha ottimi risultati in tutti quei casi sia riscontrata un’insufficienza venosa periferica.
Sebbene sia diffusamente conosciuta e apprezzata per le proprietà di cui abbiamo appena parlato, è bene sapere che l’escina svolge anche una benefica azione astringente, rinfrescante e lenitiva. Utile quindi il suo uso esterno nei casi in cui la pelle sia irritata o comunque sottoposta a stress.
Escina – utilizzi
Come abbiamo detto, l’utilizzo dell’escina è utile nei casi in cui sia necessario agire sulle pareti venose, rinforzandole, e sulla circolazione sanguigna, stimolando la fluidificazione del sangue così che sia più agevole il ritorno del sangue al cuore. In questi casi, ovvero quando è necessario agire all’interno del corpo, l’escina viene assunta sotto forma di integratore (garantendo una dose quotidiana pari ai 100 mg di escina) che risulta essere utile anche nei casi in cui vi sia ristagno di liquidi negli arti inferiori. In quest’ultimo caso si può agire in simultanea sia dall’interno che dall’esterno, poiché l’escina è contenuta in molte creme e trattamente cosmetici ad uso esterno, in particolar modo quelli anticellulite. L’escina viene inoltre utilizzata nelle creme per le vene varicose come ad esempio Varikostan .
L’azione drenante svolta dall’escina è appunto il motivo per il quale questa sostanza è presente nella maggior parte delle creme anticellulite, poiché il primo passo per contrastare questo inestetismo è appunto migliorare il drenaggio linfatico.
L’uso esterno dell’escina è contemplato anche in caso di emorroidi, edemi, vene varicose, contusioni, ecchimosi od ematomi. L’escina è difatti presente in molte pomate preparate appositamente per curare tali problematiche.
Possibili controindicazioni ed accorgimenti
L’assunzione di escina, benché sia utile in molti casi, non è priva di controindicazioni o effetti collaterali. Nello specifico, dosaggi elevati di escina possono essere la causa di danni a carico del glomerulo e del tubulo renale. E’ pertanto sconsigliato l’utilizzo di escina in pazienti affetti da nefropatie o insufficienza renale.
Tra gli effetti collaterali più frequentemente riscontrati ci sono quelli a carico dell’apparato gastrointestinale. Questo accade perché l’escina potrebbe rallentare la coagulazione del sangue, pertanto con l’assunzione di questa sostanza si rischierebbe di aumentare la probabilità dell’insorgere di lividi e sanguinamenti in tutti coloro che sono interessati da disturbi emorragici.
Assumere escina potrebbe inoltre causare un abbassamento dei livelli glicemici nel sangue.
Questa sostanza, in conclusione, potrebbe irritare il tratto gastrointestinale ed essere nociva per il fegato. E’ consigliabile dunque non utilizzarla nei casi in cui siano presenti disturbi intestinali, di stomaco o epatici.
Se ne sconsiglia, infine, l’assunzione in caso di gravidanza e allattamento.